Si chiama OiRA, è utilizzabile anche in Italia dal 25 luglio 2018 e serve a valutare i rischi per i lavori d’ufficio. Vediamo come funziona
Di sicurezza sul lavoro parliamo sempre tanto, com’è giusto che sia. Ciò che, spesso, si tende però a trascurare è il fatto che la parola sicurezza vada intesa a tutto tondo: non solo per quanto riguarda, dunque, i posti di lavoro più soggetti al rischio, ma anche quelli solitamente ritenuti più comodi e decisamente meno rischiosi, i cui rischi vengono quindi facilmente presi sottogamba. A tutelare i lavoratori d’ufficio (e i datori di lavoro responsabili della loro sicurezza) è arrivato OiRA, software pensato appositamente per la valutazione dei rischi del lavoro in ufficio.
Italia in differita
OiRA (Online interactive Risk Assessment), in realtà, non è esattamente l’ultimo arrivato. Il tool è, infatti, stato sviluppato dall’European Agency for Safety and Health at Work nel 2009 e già dal 2010 è disponibile per gli Stati Membri. In Italia, invece, OiRA è disponibile soltanto dal 25 luglio di quest’anno, data dell’emanazione della Circolare Inail n.31, documento redatto, dopo il parere positivo della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, appositamente per illustrare le possibilità derivate dall’uso del software e, soprattutto, il campo di applicazione per il quale è stato pensato. Vediamo, dunque, quali vantaggi comporta l’utilizzo di OiRA e le situazioni in cui è possibile usufruirne.
Tecnologia e sicurezza di pari passo
In Italia OiRA verrà applicato alle attività d’ufficio, pubblico o privato che sia. Il software tiene, dunque, conto delle attività più frequentemente svolte in ufficio, come l’utilizzo di videoterminali, l’archiviazione di documenti o le attività di segreteria, mentre esclude dalle sue valutazioni alcune mansioni, come quelle di archivisti e magazzinieri. Si tiene conto, inoltre, di quali siano i rischi da tenere conto per quanto riguarda le attività di ufficio, come i problemi relativi alle attrezzature di lavoro, alle condizioni igieniche dell’ambiente lavorativo, ad attività che comprendano l’utilizzo di carichi pesanti e così via; restano fuori dalle valutazioni di OiRA, invece, quei pericoli che difficilmente si corrono lavorando in ufficio, come quelli relativi alle condizioni atmosferiche, alle esposizioni o addirittura alle esplosioni. Ogni datore di lavoro, comunque, potrà integrare i rischi non contemplati da OiRA nel DVR Ufficio appositamente generato dal software, qualora dovesse ritenerlo necessario.
Prime impressioni
OiRA punta i riflettori su una questione alla quale raramente viene data la giusta rilevanza, che è quella della sicurezza in ambienti lavorativi normalmente ritenuti lontani da qualsivoglia fattore di rischio. La presenza, finalmente anche in Italia, di un software del genere non può che far bene ai lavoratori delle categorie interessate così come ai loro datori di lavoro, che potranno disporre di un aiuto adeguato nella valutazione di rischi spesso presi eccessivamente sottogamba. Innovazioni di questo tipo non possono che essere sempre ben accette.
Ivan Marra