Imprenditoria giovanile in agricoltura

Ismea –  Più Impresa per i giovani agricoltori

Tramite la misura Più Impresa, promossa da ISMEA, si vuole andare a favorire il ricambio generazionale in agricoltura ed ampliare le aziende agricole esistenti sul territorio condotte da giovani, per dare un nuovo impulso al settore in generale.

Dal 30 Aprile 2021 è stato inaugurato il portale Più Impresa, dedicato all’imprenditoria giovanile, con estensione sull’intero territorio nazionale del contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile. Al contributo resta abbinato il mutuo a tasso zero di importo fino al 60% dell’investimento.

La misura ha come protagonisti i giovani che intendono subentrare nella conduzione di un’azienda agricola e che sono già operativi nel settore agricolo da almeno 2 anni e intendono migliorare la competitività della loro azienda.

A chi è rivolta la Misura?

La misura si rivolge a micro, piccole e medie imprese agricole, ma limitandosi a quelle che sono costituite sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 non compiuti con determinati requisiti:

SUBENTRO: si riferisce ad imprese agricole costituite da non più di 6 mesi con sede operativa sul territorio nazionale, inoltre tale azienda dovrà dimostrare di essere economicamente e finanziariamente sana; inoltre la maggioranza numerica dei soci o delle quote di partecipazioni dovranno risalire a ragazzi giovani, ove questa maggioranza non sia costituita al momento della presentazione della domanda, dovrà sussistere alla data di ammissione alle agevolazioni;

AMPLIAMENTO: imprese agricole attive da almeno 2 anni, con sede sul territorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane.

Questa misura vuole andare a finanziare progetti di sviluppo e consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, ma anche della diversificazione del reddito agricolo, in particolare:

Spese per lo studio di fattibilità sono ammissibili nella misura del 2% del valore complessivo dell’investimento da realizzare; inoltre la misura va a finanziare la somma delle spese relative allo studio di fattibilità e ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12% dell’investimento da realizzare;

Spese relative alle opere agronomiche sono ammissibili per i soli progetti di AGRICOLTURA PRIMARIA;

Spese relative alle opere di edilizia e oneri per il rilascio della concessione;

Per le spese di investimento relative al settore della produzione agricola primaria, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, le spese per  l’acquisto dei terreni risultano essere ammissibili solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali riguardanti l’intervento da realizzare;

La potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non deve essere superiore al 100% della capacità produttiva, stimata a regime, dell’azienda agricola oggetto dell’intervento.

Tale misura prevede delle agevolazioni particolari per quanto riguarda il territorio nazionale, in particolare:

Mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 60% delle spese ammissibili;

Contributo a fondo perduto , per un importo non superiore al 35% delle spese ammissibili.

Tali agevolazioni avranno dei vincoli ed in particolare:

Per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo, saranno concesse agevolazioni in regime “de minimis” nel limite massimo di 200.000 €;

Le spese effettuate devono essere rendicontate per SAL (stato avanzamento lavori) per massimo 5 volte, al fine di ottenere l’erogazione delle corrispondenti quote di agevolazioni.

Questa misura coprirà investimenti fino a 1.500.000 € IVA ESCLUSA, con durata variabile tra i 5 e i 15 anni.

Tale misura ovviamente non finanzierà ogni forma di investimento agricolo e nello specifico esclude i diritti di produzione, animali e piante annuali, lavori di drenaggio, impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili. Inoltre non copre gli investimenti di sostituzione dei beni preesistenti, lavori in economia, impianti e macchinari usati e il capitale circolante.

Inoltre l’impresa beneficiaria sarà tenuta a fornire una garanzie pari al 100% del mutuo agevolato concesso, queste potranno essere acquisibili  anche nell’ambito degli investimenti da realizzare, ma con una durata almeno pari a quella del mutuo agevolato concesso dall’ISMEA. 

Sono ammesse:

Garanzie ipotecarie di primo grado sui beni oggetto di agevolazioni, oppure su altri beni della beneficiaria o di terzi;

In alternativa o in aggiunta all’ipoteca, è accettata anche una fideiussione bancaria o assicurativa a prima richiesta.