Inail, incidenti mortali sul lavoro in aumento nel 2018

La sicurezza non deve mai essere tralasciata

Desta preoccupazione l’aumento del 9,9%, rispetto al 2017, delle denunce per morti sul lavoro presentate all’Inail. Quali sono le spiegazioni?

 Il 2018 si chiude con una considerazione preoccupante riguardo i casi di morti sul lavoro. Stando al rapporto dell’Inail, infatti, sembra ci sia stato un aumento del 9,9%, rispetto al 2017, per quanto riguarda gli incidenti mortali avvenuti sul posto di lavoro. Sono ben 1046 le denunce pervenute durante i primi 11 mesi del 2018, contro le 952 presentate l’anno precedente. Una non trascurabile differenza di 94 casi, dunque, che però trova forse spiegazioni valide in alcune considerazioni. Vediamo quali.

Concentrazione ed incidenti plurimi

Osservando singolarmente i mesi che vanno da gennaio a novembre 2018 è impossibile non notare una distribuzione abbastanza impari dei decessi denunciati. Il mese di agosto 2018 è stato, infatti, è stato caratterizzato da una concentrazione anomala o, quantomeno, particolare di incidenti mortali. Ciò si ricollega alla seconda, importante, considerazione: gran parte degli incidenti avvenuti durante il mese di agosto sono incidenti plurimi, nei quali, quindi, sono state coinvolte più persone.

Impossibile non ricordare, ad esempio, il catastrofico caso del crollo del ponte Morandi a Genova, che da solo ha contribuito con la considerevole cifra di 15 decessi. A questi vanno aggiunti i 16 braccianti morti in totale negli incidenti stradali di Lesina e Foggia. In generale, dunque, agosto si è distinto per un numero decisamente alto di decessi in incidenti plurimi: ben 37 vittime in un solo mese, contro le 42 totali del periodo tra gennaio e novembre. Incidenti plurimi che sono, comunque, in aumento rispetto al 2017: nel 2018 sono stati registrati ben 23 casi del genere, costati la vita a 80 persone, contro i 42 decessi registrati nei 15 incidenti plurimi avvenuti l’anno precedente.

A quelle di agosto vanno, infatti, aggiunte le due vittime di una fuga di gas ad Arezzo, le quattro vittime di una frana ad Isola di Capo Rizzuto, i sette decessi avvenuti in totale in tre incidenti stradali avvenuti tra Lazio e Lombardia e i due operai precipitati nel vuoto durante dei lavori di ristrutturazione a Taranto.

Altre considerazioni dell’Inail

Il 2018 sembra comunque non esser stato un anno particolarmente positivo. I casi di morte sul posto di lavoro sono, anche al netto degli incidenti plurimi, in aumento: si parla di 720 morti contro i 694 del 2017, pari ad un aumento del 3,7%. Stesso discorso, se non peggiore, per gli incidenti avvenuti in itinere, ovvero quelli occorsi durante il tragitto per recarsi al lavoro: 326 i casi registrati durante il 2018, corrispondenti ad un aumento del 26,4%. L’aumento, in entrambi i casi, interessa parimenti Nord e Sud Italia, mentre resta stabile il Centro.

Oltre i numeri

Al di là di ogni considerazione, dunque, ciò che il 2018 ci lascia in eredità è l’immagine di un Paese che ha, probabilmente, ancora molto da lavorare in materia di sicurezza sul lavoro. Ciò che possiamo auspicare è che il nuovo anno porti con sé una maggior consapevolezza dei datori di lavoro e, talvolta, anche dei lavoratori stessi: le norme, in molti casi, esistono già e tutto ciò che c’è da fare, come spesso ricordiamo su queste pagine, è abituarsi a rispettarle adeguatamente.

A ciò, ovviamente, va aggiunta, da parte delle istituzioni, la volontà di valutare attentamente i rischi prima del verificarsi di eventi funesti ed irrimediabili come quello del ponte Morandi. Non resta che sperare, dunque, di poter raccontare, sul finire di questo 2019 appena iniziato, di un trend che abbia finalmente invertito la propria direzione.

Ivan Marra