Da Nord a Sud Italia, gli incidenti sul lavoro continuano; nonostante le misure da attuare per evitarne, la tendenza continua ad essere negativa
Un operaio è cascato da un’impalcatura mentre lavorava in un cantiere nel Casertano.
Anche a Cologno Monzese (MI) un’altra tragica notizia: è stato trovato un falegname morto all’interno della sua bottega.
In entrambi i casi è stato, ovviamente, necessario l’intervento dei sanitari: gravi le condizioni dell’operaio ferito a Parete; mentre per il falegname di Cologno non c’è stato niente da fare.
L’incidente di Parete
Parete, paese della provincia di Caserta, un operaio rumeno è cascato da un’impalcatura mentre lavorava in un cantiere edile.
L’uomo è precipitato da quasi dieci metri, l’impatto a terra è stato molto violento: ha riportato tante ferite gravi sulla testa e sul resto del corpo.
Tempestivo l’intervento dei colleghi che hanno chiamato i soccorsi: una volta arrivati i sanitari, l’uomo è stato trasferito d’urgenza all’Ospedale Moscati di Aversa.
Dopo un’accurata analisi sulle condizioni del ferito, è stato necessario trasportarlo all’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano a Caserta.
La perizia
Al cantiere si è precipitata anche una pattuglia della Polizia di Stato che, con il personale Asl, ha interrogato gli altri operai. Sono stati, inoltre, effettuati tutti i rilievi e le perizie necessarie per ricostruire la dinamica dell’incidente.
I colleghi dell’operaio hanno, in un primo momento, dichiarato che l’uomo era stato investito.
I medici, invece, hanno confermato subito, analizzando le ferite riportate dall’uomo, che in realtà l’incidente è stato causato da una caduta accidentale.
Sorte peggiore per il falegname di Cologno Monzese
Un falegname tunisino, è morto nella giornata di ieri, all’interno della sua bottega di Cologno Monzese. Lascia su questa terra la moglie e sei figli che, attualmente, si trovano in Tunisia.
L’uomo, 50 anni, lavorava in proprio, titolare e unico dipendente della falegnameria.
E’ stato schiacciato da svariate decine di assi in legno: incidente che ha provocato la morte del tunisino.
I soccorritori sono stati avvertiti dai passanti che avevano udito un forte boato, purtroppo l’uomo era in condizioni disperate, non c’è stato nulla da fare.
Le prime ricostruzioni
Sono partite subito le indagini, con tutta probabilità le assi non erano state immagazzinate come avrebbero dovuto.
Le tavole erano in posizione verticale.
La cosa più plausibile dovrebbe essere che il falegname, avvicinandosi ad esse per organizzarle o per dividerle, abbia compiuto qualche movimento scomposto: da qui una sorta di “effetto domino” tra le assi che, franandogli addosso, lo hanno schiacciato.
Moglie e figli stanno organizzando il rientro in Italia, per il funerale, possibile solamente alla fine dell’autopsia sulla vittima.
Il magistrato ha disposto le prime misure per accertare le cause della tremenda morte.
Cristiano De Stefano