Infortuni e Sicurezza sul lavoro: meno fondi

Mai più infortuni e massima sicurezza del lavoro

Nei primi quattro mesi del 2019 si registra un aumento delle morti bianche. Il Governo ignora il problema e decide di tagliare i fondi per combattere gli infortuni e tutelare la sicurezza sul lavoro

Ieri, il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio attraverso un Tweet ha annunciato un taglio fino al 30 % delle imposte sul lavoro pagate dagli imprenditori. Purtroppo, quello che il Ministro ha omesso di dire è che lo sgravio alle imprese verrà finanziato grazie ad uno slittamento di 410 milioni di euro, nel triennio 2019-2021, dal fondo INAIL creato per incentivare gli imprenditori a migliorare la sicurezza sul posto di lavoro nonché su quello istituito per i rimborsi dovuti ai lavoratori in caso di infortunio.

La manovra economica del Governo

Il taglio dei premi versati dagli imprenditori all’INAIL era una misura economica già prevista dalla legge di bilancio, approvata lo scorso dicembre, ma entra in vigore solo questa settimana. Queste imposte, gravanti sui datori di lavoro, hanno lo scopo di finanziare i fondi per malattia professionale dei lavoratori e i rimborsi in caso di infortunio, in sostanza sarebbero una sorta di assicurazione. Il sistema delle tabelle dei premi INAIL è molto complicato, ogni categoria ha la sua variante: riassumendo si può affermare che più un lavoro è rischioso maggiore sarà il premio da versare. In base alla revisione apportata dal Governo, i versamenti saranno ridotti di circa il 30%; in media il premio pagato dagli imprenditori passerà dal 26 al 17 per mille.

Tra le novità previste dalla nuova disciplina, per compensare il taglio del premio INAIL, è previsto un aumento di cento milioni di euro delle tabelle compensative per i danni biologici subiti dai lavoratori. La nuova legge, infine, riforma anche le attività lavorative a cui si applicano i suddetti premi INAIL; vengono eliminate quelle obsolete ed inseriti nuovi impieghi, come ad esempio i “rider”, ossia i fattorini che effettuano consegne a domicilio.

Le critiche del mondo del lavoro

La revisione dei suddetti premi era attesa da tempo da tutto il mondo del lavoro: sia dai sindacati che dalle imprese. Tuttavia, ciò che non ci si aspettava è che questa manovra fosse attuata a danno dei lavoratori dipendenti. La scelta del Governo di tagliare i fondi destinati alla sicurezza sui luoghi di lavoro non trova ragion d’essere nell’attuale contesto economico – sociale. Il trend positivo, dell’ultimo decennio, che vedeva una netta riduzione degli incidenti occorsi nei luoghi di lavoro o in itinere si è fermato. Si pensi, che nei primi quattro mesi del 2019, le persone che hanno perso la vita sono già 340, decisamente in aumento rispetto al 2018 e agli anni precedenti.

Duro è stato anche il commento di Giovanni Luciano, Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’INAIL, secondo cui l’Ente godeva di un attivo di circa 1,7 miliardi e pertanto le risorse economiche potevano essere trovate altrove, senza tagliare “gli incentivi e delle premialità per la prevenzione, e l’aumento risibile e parziale delle prestazioni a favore dei lavoratori”. Inoltre, afferma Luciano “Aumentare di 100 milioni di euro l’anno le tabelle del solo danno biologico in capitale a fronte di 1,5 miliardi in tre anni di taglio delle tariffe è un’operazione iniqua, soprattutto se questo taglio è addirittura compensato parzialmente dai fondi a favore della prevenzione”

Benedetta Greco