Smart working: la soluzione per i casi di emergenza

Nei momenti di crisi, se opportunamente equipaggiate, le aziende hanno la possibilità di utilizzare lo smart working 

Anche se imperversa il Coronavirus, molte aziende hanno la possibilità di poter far lavorare i propri dipendenti tramite lo smart working (lavoro agile, in italiano). 

Grazie all’Industria 4.0 e alle tecnologie abilitanti (come ad esempio la Realtà Virtuale e Aumentata o la Cyber Security) è possibile per qualsiasi società prevedere un lavoro in modalità smart working. 

Perché è utile ORA utilizzare lo smart working? 

Iniziamo, per rispondere a questa domanda, con il dire che in un momento come questo, dove i contatti umani devono ridursi al minimo indispensabile, lavorare da casa è un importante strumento per evitare il diffondersi del Covid-19

Si eviterà così personale ammalato. In più lavorare da casa rende, secondo studi recentissimi, il dipendente molto più propenso al lavoro, aumentando così la sua produttività. 

Cosa è necessario per poter lavorare “in maniera agile”?

Per poter lavorare non in sede ma in casa c’è bisogno di una serie di accorgimenti da parte dell’azienda. Prima di tutto, bisogna avere una buona rete informatica e una strumentazione informatica idonea per poter lavorare in remoto (Google Drive docet). 

L’organizzazione giornaliera del lavoro deve essere impeccabile perché in mancanza di coordinamento tra i vari settori aziendali e tra i singoli dipendenti si rischierà di rendere il lavoro meno proficuo di quanto dovrebbe essere. 

Per far sì che lo smart working abbia successo, costituendo per l’azienda una risorsa e non un problema, è consigliabile fare un briefing o a fine o ad inizio settimana così da poter organizzare il lavoro per più giorni. 

Qualsiasi azienda potrà utilizzare con questi pochi e semplici consigli uno smart working che risulterà realmente utile per la società. 

Alessandro Maria Raffone